• Features

Roberto Prosseda affianca alla sua attività concertistica frequenti collaborazioni in veste di consulente artistico e ideatore di progetti culturali di divulgazione musicale, spesso facendo leva su idee e format altamente innovativi.
È uno dei musicisti italiani più attivi nella promozione della musica d'oggi anche attraverso l'ideazione e realizzazione di particolari progetti concertistici. Nel 2006 ha commissionato nuove composizioni basate su frammenti inediti di Mendelssohn a vari compositori, tra cui Carlo Boccadoro, Nicola Campogrande, Paolo Castaldi, Aldo Clementi, Luca Lombardi, Marcello Panni, Alessandro Solbiati, Gabrio Taglietti, Roberta Vacca. Le composizioni sono state eseguite in più di dieci nazioni. Ha inoltre commissionato la ricostruzione e il completamento di alcune composizioni incompiute di Mendelssohn, come il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra, completato da Marcello Bufalini del 2006, che è stato eseguito in più di 50 concerti, con orchestre come la London Philharmonic, il Gewandhaus di Lipsia, Santa Cecilia di Roma. Nel 2012, a seguito del suo debutto al pedal piano, Roberto Prosseda ha commissionato ed eseguito numerose nuove composizioni per pedalpiano, a lui dedicate da Michael BakrnĨev, Nimrod Borenstein, Nicola Campogrande, Cristian Carrara, Giuseppe Lupis, Ennio Morricone, Michael Glenn Williams. Sin dal 1997 ha curato numerosi progetti concertistici per il Festival Pontino e il Campus Internazionale di Musica, ideando le stagioni "Concerti d'Inverno", realizzate al Teatro Comunale di Latina nel 2006 e 2007, il progetto "Mendelssohniana" nell'ambito del Festival Pontino 2009, il convegno e il ciclo di concerti sul "Restauro in Musica" a Sermoneta nel 2010. Nel 2006 ha dato vita al "Mendelssohn Discovery Tour", una serie di recitals in importanti sale europee (tra cui la Philharmonie di Berlino, il Gewandhaus di Lipsia e la Wigmore Hall di Londra) con la presentazione di più di 20 brani inediti di Mendelssohn in prima esecuzione moderna. Nel 2008 è stato co-fondatore, assieme a Maurizio Cantore, del progetto di volontariato "Donatori di Musica", nato da un'idea di Gian Andrea Lodovici. È attualmente coordinatore artistico dell'Associazione Donatori di Musica, attiva in numerosi ospedali italiani. La storia di Donatori di Musica è narrata nel libro "Donatori di Musica" (Curci editore, 2015). Nel 2009 Roberto Prosseda ha fondato l'Associazione Mendelssohn (www.associazionemendelssohn.it), di cui è attualmente presidente e direttore artistico. L'Associazione Mendelssohn ha realizzato 7 produzioni discografiche di musiche di Mendelssohn per l'etichetta Decca e ha coprodotto il documentario "Mendelssohn Unknown", in collaborazione con Rai Educational, ora pubblicato su DVD da Euroarts. Nel 2012 ha concepito l'innovativo format di lezione-concerto in cui si confronta con il robot pianista TeoTronico, illustrando al pubblico i principi dell'espressione musicale al pianoforte, generando un dibattito estetico sul rapporto tra oggettività e soggettività nell'interpretazione musicale. Il progetto è stato presentato in più di 20 città, anche alla Philharmonie di Berlino, ad Ankara e due concerti sold-out alla Beijing Concert Hall e alla Xing Hai Symphony Hall di Canton. Nel 2014 ha ideato e realizzato il "Ghost Concert", presentato come evento di inaugurazione di Pianocity al Teatro Mediterraneo di Napoli: un progetto multimediale in cui viene rievocato un recital pianistico di Sergej Rachmaninoff, con la riproduzione "dal vivo" dei rulli da lui incisi, attraverso un pianoforte Yamaha Disklavier, sincronizzato con le immagini in movimento del fantasma di Rachmaninoff. Ha ideato e realizzato, in collaborazione con Ubyweb&Multimedia, "iMendelssohn", la prima app per iPhone e Android dedicata a Felix Mendelssohn, disppnibile gratuitamente dal novembre 2015 su App Store e Google Play. Dal 2014 Roberto Prosseda è artistic advisor di Cremona Mondomusica e Cremona Pianoforte, e dal 2018 ne ha assunto il ruolo di coordinatore artistico.


Festival "Italian Piano Experience" a Pechino

Roberto Prosseda è ideatore e direttore artistico del Festival e della mostra "Italian Piano Experience", la cui prima edizione ha avuto luogo a Pechino dal 17 maggio al 3 giugno 2018. L’evento è stato organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, con la collaborazione di Fazioli Pianoforti, Bizzi Strumenti Storici a Tastiera e Cremona Musica, per celebrare il rapporto speciale che esiste storicamente fra la Cina, primo mercato mondiale per i pianoforti, e l’Italia: già nel ‘500, infatti,  il prete gesuita Matteo Ricci fece arrivare alla corte di Wan Li, della dinastia dei Ming, il primo clavicembalo italiano.

 

ITALIAN PIANO EXPERIENCE

Festival & Exhibition

Pechino, Millennium Monument Museum, 17 maggio – 2 giugno, 2018

Progetto ideato da Roberto Prosseda, e realizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino 

Con la collaborazione di Cremona Musica International Exhibitions, Bizzi Clavicembali, Fazioli Pianoforti  

In associazione con il Festival “Meet in Beijing” e con il World Art Center - Millennium Monument Museum

Direzione artistica: Roberto Prosseda

Mostra a cura di Guido Bizzi e Claudio Brizi 

 

LA MOSTRA

La tastiera italiana, da Cristofori ad oggi. 

Mostra di strumenti a tastiera italiani, dai più antichi progenitori del pianoforte fino al moderno gran coda Fazioli. 

Pechino, Millennium Monument Museum, 17 maggio - 2 giugno 2018

Introduzione

Il moderno pianoforte è l’ultimo anello di una lunga serie di strumenti a tastiera, la cui origine e identità sono fortemente connaturate con la tradizione musicale italiana. Il pianoforte è stato inventato, infatti, dall’italiano Bartolomeo Cristofori nel 1699, e la tradizione artigianale di costruire strumenti musicali d’eccellenza è stata perpetuata in Italia da allora fino ad oggi, non solo in ambito liutaio con Amati, Guarneri e Stradivari, ma anche nel settore pianistico: uno dei più esclusivi ed apprezzati pianoforti di oggi è l’italiano Fazioli, interamente realizzato nella fabbrica di Sacile (vicino Venezia), a poca distanza dalla città natale di Cristofori, Padova. 

La presente mostra intende, quindi, tracciare un itinerario che mostri le origini e l’evoluzione degli strumenti a tastiera, dai più antichi progenitori del pianoforte (cembalo, spinetta, clavicordo, organo) fino al moderno pianoforte gran coda Fazioli. Il percorso espositivo presenterà alcuni pezzi italiani di grande valore, come l’organo Feliciano Fedeli (ante 1746) e la prima copia moderna di un pianoforte Cristofori, realizzata da Marco Tiella negli anni ’50. La presenza di tutte le principali tipologie di strumenti a tastiera consentirà ai visitatori di immergersi a fondo in questo affascinante mondo, e di poter non solo vedere, ma anche ascoltare, grazie alle dimostrazioni dal vivo di Claudio Brizi, il suono antico e prezioso dei progenitori del pianoforte e dei suoi “cugini”: l’organo, l’armonium, il cembalo e il clavicordo, anche in modalità ibride, negli strumenti multipli, come il claviharmonium o il pedalpiano. 

La capitale cinese ci è parsa la sede ideale per presentare per la prima volta questa mostra. La Cina, infatti, è attualmente il paese al mondo in cui viene prodotto e venduto il maggior numero di pianoforti, e vi sono molti grandi centri di eccellenza di formazione musicale e pianistica in particolare. Sin dal Cinquecento, inoltre, è esistito un ponte culturale tra Italia e Cina nel nome della musica: uno dei primi “importatori” in Cina della cultura musicale occidentale fu il prete gesuita italiano Matteo Ricci, che tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, seguendo le orme di Marco Polo, portò nella Cina dei Ming un clavicembalo italiano, che fece arrivare all’interno del palazzo dell’imperatore Wan Li. Sulle sue orme, a inizio Novecento l’italiano Mario Paci (1878-1946) svolse una importante opera di educazione e produzione musicale in Cina: egli visse regolarmente in Cina dal 1918, dando vita alla prima orchestra sinfonica moderna cinese, che oggi è la Shanghai Symphony Orchestra, e gettando le basi per importanti progetti di educazione musicale. Uno dei più grandi pianisti cinesi, Fou Ts’Ong, è stato infatti allievo di Mario Paci. Proprio in omaggio alla plurisecolare tradizione di scambio culturale in musica tra Italia e Cina, la mostra comprenderà un cembalo e un fortepiano decorati con chinoiseries e il nuovissimo modello di pianoforte Fazioli “Marco Polo”.  
Al fine di agevolare una migliore comprensione e una completa esperienza di ascolto, saranno anche esposti i procedimenti di costruzione di un cembalo e di un fortepiano, con spiegazione dettagliata di tutte le fasi di realizzazione dei due strumenti, grazie alla collaborazione con la ditta Bizzi Clavicembali, una delle più floride e attive realtà, che perpetua con successo internazionale la tradizione italiana degli strumenti a tastiera.   

Elenco degli strumenti presenti nell’area espositiva 

Organo Feliciano Fedeli (Foligno, ante 1746)

Pedalpiano Pfeiffer (Stoccarda, fine XIX Sec.)
Pianoforte verticale (estensione DO1-FA3, corde incrociate e telaio in ghisa) con meccanica tergale azionata da una pedaliera di trenta pedali. Esso si colloca alle spalle dell’esecutore e può essere associato a qualsiasi tipo di strumento a tastiera storico o moderno. Qui lo si può ascoltare associato al Claviorgano Pinchi-Barucchieri della Collezione Claudio Brizi https://youtu.be/fqmhVjX-PCw

Harmonino Debain (1870)  

Clavicordo italiano del ‘700 

Spinetta italiana del ‘700 

Clavicembalo copia da esemplare storico Francese  

Fortepiano copia da Walter  

Pianoforte Fazioli modello “Marco Polo” 

Fortepiano Stein 

“Gravicembalo col piano e col forte”, copia da Cristofori

 

IL FESTIVAL “Italian Piano Experience”

Sei recital pianistici e due conferenze dedicati alla tradizione tastieristica italiana, da Scarlatti ai contemporanei, da Cristofori a Bizzi e Fazioli.

Sei tra i più affermati e celebri pianisti italiani presenteranno al Millennium Monument Museum di Pechino un ciclo di recital che attraversa tutto il repertorio per strumenti a tastiera, da Scarlatti agli autori del 21mo secolo. Oltre a quattro recital sul pianoforte moderno (un nuovissimo gran coda Fazioli), tenuti da quattro dei più promettenti giovani pianisti italiani (Leonora Armellini, Mariangela Vacatello, Axel Trolese, Vanessa Benelli Mosell), sono previsti due concerti che presenteranno altri strumenti a tastiera esposti nella mostra. Nel concerto inaugurale, il celebre cembalista e organista Claudio Brizi, co-curatore della mostra, accompagnerà gli ascoltatori in un affascinante itinerario d’ascolto, alla scoperta delle sonorità antiche e visionarie del cembalo, dell’armonium e dell’organo, anche sovrapposte, grazie alla combinazione di strumenti diversi, suonati contemporaneamente da Brizi (claviarmonium, pedalcembalo).  

Il concerto finale sarà affidato a Roberto Prosseda, ideatore e direttore artistico del festival, che presenterà, per la prima volta pubblicamente in Cina, il Pedalpiano: uno strumento antico e moderno insieme, di cui è stato negli ultimi anni promotore e riscopritore. 

Il Festival comprende anche tre conferenze che inquadreranno storicamente e scientificamente gli strumenti presenti nella mostra. La prima conferenza, tenuta da Guido Bizzi e Claudio Brizi, sarà focalizata sull'evoluzione degli strumenti a tastiera dal 1600 al 1800, con dimostrazioni dal vivo di Claudio Brizi. La seconda conferenza, affidata a Nicola Sani (compositore, direttore dell’Accademia Chigiana di Siena) parlerà del repertorio pianistico italiano contemporaneo, e la terza, a cura di Roberto Prosseda, presenterà l'evoluzione dal Fortepiano del tempo di Mozart al moderno pianoforte a coda, considerando anche altri strumenti a tastiera che coesistevano vicino al pianoforte nei secoli passati: organo, harmonium, celesta e le loro derivazioni ibride. 

Calendario del Festival: 

- 17 maggio: Concerto inaugurale: Claudio Brizi, Organo, Harmonium, Cembalo, Claviharonium: “Concerto nel gusto italiano” (Zipoli, Gibbons, Scarlatti, Bach, Vivaldi, Marcello) 

- 17 maggio: conferenza di Guido Bizzi e Claudio Brizi: “L’evoluzione degli strumenti a tastieta dal 1600 al 1800”.

- 19 maggio: Axel Trolese, pianoforte (Brahms, Clementi, Mozart, Caetani, Rossini/Liszt)

- 20 maggio: Leonora Armellini, pianoforte (Liszt, Brahms, Busoni, Debussy)  

- 25 maggio: Mariangela Vacatello, pianoforte (Scarlatti, Beethoven, Rossini, Liszt, Ginastera) 

- 29 maggio: Conferenza di Roberto Prosseda: “L’evoluzione del pianoforte, dallo strumento mozartiano al moderno gran coda Fazioli” 

- 29 maggio: Conferenza di Nicola Sani “Il pianoforte italiano contemporaneo" 

- 29 maggio: Vanessa Benelli Mosell, pianoforte (Rachmaninoff, Skrjabin, Debussy, Stroppa)

- 30 maggio: Roberto Prosseda, pedalpiano (Schumann, Boëly, Alkan, Gounod, Sani, Liszt)