CARNAVAL
scenes mignonnes sur quatre notes op. 9 per pianoforte
Testo: Carnaval poema di ARMAND GODOY [traduzione italiana di Nicola Muschitiello]
Musica: Carnaval op. 9 di ROBERT SCHUMANN
ROBERTO PROSSEDA pianoforte
NICOLA MUSCHITIELLO, voce recitante
Carnaval, del compositore romantico Robert Schumann (1810-1856), è un’opera per pianoforte scritta nel 1834-35 e composta di 22 brani (compreso “Sphinx”, di sole undici note, che viene normalmente omesso dai pianisti). Porta il sottotitolo: “Scènes mignonnes sur quatre notes” (“Scene mignonnes su quattro note”). È l’opera forse più libera e fantasiosa di Schumann, e una delle sue più famose. Le “scene” rappresentano in modo espressivo un ideale “carnevale”, dove vengono evocate figure reali e figure immaginarie, come altrettante maschere della mente e del cuore. Accanto a Pierrot, ad Arlecchino, a Pantalone, a Colombina, “sentiamo” sfilare Estrella (che rappresenta la donna amata) o Chiarina (la giovanissima Clara, che diventerà sua moglie), o Chopin, o Paganini, o le due figure complementari di Eusebius e Florestan che simboleggiano l’anima divisa di Schumann, o persino fantastiche “Farfalle” e “Lettere danzanti”, e altre invenzioni e suggestioni.
Quasi un secolo dopo, un poeta creolo di lingua francese, Armand Godoy (1880-1964), pubblicò a Parigi un libro di poesie intitolato Le Carnaval de Schumann (1928). Ispirato da quest’opera di Schumann, Godoy volle ridare nei suoi versi il senso, le suggestioni e il ritmo “cordiale” di ciascuna delle “scene” di Carnaval. Ne risulta così un’inedita rappresentazione poetica di un’opera musicale già intrisa di poesia. Il libro di Godoy non è stato mai tradotto.
Nicola Muschitiello (1953), poeta e francesista, traduttore di Baudelaire e di altri scrittori francesi, ha ricreato in italiano le inedite e “schumanniane” poesie di Godoy e ideato il presente progetto.
L’IDEA
L’idea (che dà luogo a una realizzazione inedita e originale, comprensiva di musica, poesia, recitazione, e inerente a tre àmbiti culturali: tedesco, francese e italiano) è quella di uno spettacolo-concerto nel quale l’esecuzione pianistica di ciascuna delle “scene” di Carnaval è suggestivamente intrecciata alla lettura delle omologhe poesie di Godoy.
RAGIONI E NOTE INFORMATIVE
Il progetto “Il Carnaval di Schumann” è sostenuto da motivazioni che sono insieme logiche e artistiche, e porta il segno dell’originalità. Le sue linee di forza sono:
- La magia di una musica “a programma”, che rappresenta una delle più libere e appassionate espressioni del romanticismo tedesco (memorabili restano, fra le altre, le interpretazioni di Alfred Cortot e di Arturo Benedetti Michelangeli).
- La bellezza e varietà dei brani poetici di Godoy ispirati dall’opera di Schumann, i quali, pur illustrando con maestria i corrispondenti pezzi musicali, evocano un certo clima artistico della Parigi degli anni venti del secolo scorso, inscrivendosi in una lunga e nobile tradizione poetica.
- La novità di questi brani poetici, che oggi sono dimenticati in Francia e inediti in Spagna.
- Il gioco variato della voce “universale” del pianoforte (qui impiegata nell’espressione di una specifica sensibilità fantastica tedesca) e della voce umana che arricchisce e definisce la musica con una integrazione di senso e di suono.
Oltre a proporsi come uno spettacolo di voluttuosa pienezza, questo “musicopoema” – nella sua varietà coerente di musica e poesia di àmbiti diversi, racchiuse in unico gesto celebrativo dall’intervento d’un elemento teatrale – vuol essere una testimonianza dell’unità spirituale delle culture che hanno operato ed operano in Europa e della ricchezza d’una eredità artistica che chiede d’essere preservata e aumentata: nel solco di un vero Umanesimo che solo ci rende degni d’essere ricordati.
La Prima dello spettacolo ha avuto luogo al Teatro dei Rozzi di Siena il 14 luglio 2015, nell'ambito della Settimana Musicale Chigiana 2015, con la presenza del Balletto di Siena (coreografie di Marco Batti) e con la regia di Alessio Pizzech.
fotografiedocumenti scaricabili