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Pensieri brevi
Pensieri brevi
C’è una parola oggi molto di moda nel mondo della new economy: entrepreneurship. Difficile trovare una traduzione adeguata. In italiano si potrebbe dire “intraprendenza”, o “imprenditorialità”, ma sarebbe riduttivo. Per entrepreneurship, infatti, si intende quell’insieme di attitudini e qualità che consentono a un team o ad un singolo individuo di trovare un’idea vincente, di realizzarla e portarla a compimento anche dal punto di vista logistico, come è recentemente accaduto per molti entrepreneurs che hanno dato vita a imprese start-up di successo.
Parlare di questo nell’ambito della musica classica potrà sembrare fuori luogo, ma a me non pare affatto una forzatura. Al contrario, guardando le carriere di molti dei musicisti di maggiore successo, è evidente che quasi tutti sono degli ottimi entrepreneurs. Ossia, hanno saputo reinterpretare il loro ruolo di interpreti, non limitandosi ad un approccio passivo e autoreferenziale (o, peggio ancora, “impiegatizio”), ma, al contrario, inventando nuovi format o rompendo schemi tradizionali, con l’obiettivo di rendere più efficace la comunicazione della musica di qualità. Qualche esempio: YoYoMa, Gilles Apap, Mario Brunello, Daniel Baremboim, Giovanni Sollima, Stefano Bollani. Nessuno di loro rientra nei modelli tradizionali di musicista classico, eppure tutti si esprimono ad alti livelli artistici nel loro ambito, pur aprendosi a nuove forme di comunicazione della musica. Tutti hanno in comune un’altra dote dei veri entrepreneurs: la curiosità e la voglia di conoscere realtà esterne alla propria. Ma, a ben vedere, anche Mozart, Schumann e Liszt, ognuno a suo modo, erano grandi inventori di strade nuove. Ma, come Felix Mendelssohn ebbe a scrivere, “non basta aprire strade nuove, ma è importante che esse conducano a luoghi molto più belli e stimolanti”.
Proprio grazie all’incontro con altri artisti di altri ambiti o discipline, o allo scambio con realtà e culture diverse, spesso prende vita un nuovo progetto creativo, con la possibilità di costruire ponti e aprire nuove strade a tutti i potenziali entrepreneurs della musica.
Roberto Prosseda