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Pedal Piano Recital

Per la prima volta su DVD, un recital interamente dedicato al piano-pédalier, lo speciale strumento per cui hanno scritto pagine di grande valore diversi importanti compositori dell'Ottocento, tra cui Robert Schumann, Charles Gounod e Charles-Valentin Alkan. In questo recital, filmato da Pietro Tagliaferri nell'eccezionale cornice del Teatro Olimpico di Vicenza, Roberto Prosseda propone i maggiori capolavori scritti nel corso dell'Ottocento per il piano-pédalier.  


Robert Schumann (1810 - 1856):

4 Skizzen für den Pedalflügel, Op. 58
6 Studien in kanonischer Form für den Pedalflügel, Op. 56


Alexandre-Pierre-François Boëly
 (1785–1858)

Fantaisie et Fugue pour piano-pédalier, Op. 18 No. 6 
Charles Gounod (1818–1893)
Marche funèbre d’une marionette (trascrizione di Giuseppe Lupis) 

Charles-Valentin Alkan (1813–1888)

Benedictus en Ré mineur pour piano-pédalier, Op. 54
12 Études pour les pieds seulement pour orgue ou pédalier: No. 111 
Grands Préludes pour piano-pédalier, Op. 66: No. 3 & 4

 

Dalla rassegna stampa: 

"Prosseda è un inteprete capace di unire senso della misura e dell'ordine, pulizia, chiarezza e precisione ad una rara sensibilità per il fraseggio e ad un serio lavoro di scavo interpretativo. Il vigore dell'interpretazione dell'Op. 58 schumanniana lascia senza fiato, sia per il dominio tecnico sia per lo slancio emotivo: sembra di assistere all'entrata in scena di Florestan, uno dei due «alter ego» del compositore, quello più appassionato e passionale. Così avviene per l'Op. 56, sottratta ad ogni lusinga salottiera e calata nel fuoco vivo del Romanticismo. Prosseda esibisce un legato di ottima fattura e pianissimi calibrati con sapienza, anche nella fuga di Boëly, i cui dettagli sono tutti perfettamente a fuoco. Per non dire del Benedictus di Alkan, una pagina emozionante, resa con un fraseggio di grande respiro. Lo studio e i preludi di Alkan sono travolgenti per il vigore drammatico e virtuosistico, mentre la Marcia funebre di Gounod è gustosamente grottesca. La regia di Pietro Tagliaferri, incentrata su continue dissolvenze tra tastiera e pedaliera, sfrutta molto le riprese dal basso, facendo sembrare il doppio pianoforte di Prosseda un enorme mostro di acciaio e di legno, piombato non si sa come nella cornice raffinata del Teatro Olimpico."

Luca Segalla, MUSICA, febbraio 2015 - 5 stelle   

 

"La ripresa in video ci permette di ammirare le acrobazie di Prosseda, intento a dominare più eventi nell'unità di tempo, da provetto organista (e la bravura la si coglie soprattutto nello Studio di Alkan dedicato alla sola pedaliera, versione romantica del Pedal-Exercitium di bachiana memoria). Anzi, è illuminante leggere nel libretto di accompagnamento del dvd, redatto dallo stesso Prosseda, quali e quanti siano i problemi statici e dinamici che un esecutore deve affrontare quando è alle prese con uno strumento simile, con richieste di tocco e di sonorità che trascendono persino quelle relative all'organo. Il dvd contiene un prezioso bonus: lo scherzo tratto dal Concerto di Gounod e trascritto per il solo piano a pedaliera da Prosseda. Come già specificato nella recensione del disco dedicato a Gounod, lo strumento qui utilizzato non rispetta l'architettura originale degli Erard e dei Pleyel d'epoca ma è derivato dalla sovrapposizione di due Steinway secondo un metodo ideato da Claudio Pinchi".

Luca Chierici, Classic Voice, ottobre 2014 - 5 stelle / disco del mese