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Liszt: Anneés de Pèlerinage, Deuxième Année, Italie - Deux Légendes

 

Franz Liszt: 
Années de Pèlerinage, Italie

Sposalizio
Il Penseroso
Canzonetta del Salvator Rosa
Tre Sonetti del Petrarca
Fantasia quasi Sonata après une lecture de Dante 
Deux Légendes: 
- St François d'Assise: la prédication aux oiseaux
- St François de Paule: marchant sur les flots
Ave Maria "Die Glocken von Rom" 

Recorded at Tau Recording Studio, Acireale, April 2011 

Sound engineer: Andrea Alia 

Reviews

Altro che lang Lang...Che Roberto Prosseda sia un artista coltissimo lo dice la stesura del booklet di questo disco dedicato all’Italia degli «Anni di Pellegrinaggio» di Franz Liszt. Gioia vera, moltiplicata dalla decisione del pianista di tornare al grande repertorio dopo gli anni devoti a rarità di Felix Mendelssohn, immeritevoli di tanto sforzo e cure certosine. Bellissime e sontuose la Fantasia quasi sonata, Dopo una lettura di Dante, e la Leggenda San Francesco di Paola che cammina sulle onde. Prosseda è mille volte meglio di Lang Lang. E dico mille per palesare che a esserlo musicalmente anche solo un po’ sono capaci in molti. Credo sia bene, finalmente, dirlo.

Nazzareno Carusi, Panorama, 15/2/2012


....pagine che richiedono il totale controllo della tecnica pianistica, ma anche la capacità di penetrare i tratti più intim idella partitura. In questo Prosseda appare del tutto a proprio agio. Esecutore possente nelle parti più esteriori, dotato tuttavia di un senso della frase maturo che dipinge in modo convincente delle percezioni e quelle sensazioni di cui parla lo stesso Lisztnella prefazione a quasti brani. Registrazione presente e dettagliata, immagine del pianoforte molto ravvicinata, ma in ogni caso realistica e coinvolgente, in grado di restituire ogni sfumatura espressiva e soprattutto il senso totale di una grande dinamica. Disco pianistico di riferimento anche per la resa della sezione grave della tastiera.

Audio Review, 1/2012 


"La sensibilità non comune del pianista di Latina snuda con acume musicale di prim'ordine quello che di fatto è il diario di viaggio di un artista incantato e rapito dalla poesia di colossi come Dante e Petrarca, piuttosto che dalla somma arte figurativa rianscimentale. Perciò brani come Sposalizio, ispirato allo Sposalizio della Vergine di Raffaello, o il Penseroso, la cui fonte di creazione è la statua di Michelangelo sulla tomba di Lorenzo de' Medici, scorrono sotto le nostre orecchie come "apparizioni" in un'ideale galleria d'arte. E poi c'è tutta la finezza di un Liszt ove colore e pensiero fungono da leve trainanti, e la tecnica fa solo da supporto. Con timbriche che già hanno in serbo molto del Debussy e del Ravel di là da venire, o di Musorgskij nelle materiche eppure spiritualissime Deux Légendes che, con l'Ave Maria, siglano il cd."

Nicoletta Sguben, Amadeus, 1/2012

Viaggio italiano di Liszt. Santi e sepolcri, dipinti e campane, sonetti petrarcheschi e terzine dantesche. La memoria sonora d'autore si fa fantasia timbrica e pianismo preimpressionista.

Angelo Foletto, Repubblica, 22/11/2011